Dalla sua rinascita all'inno di Mameli, dalla figlia Penelope al suo ultimo album tantissimi sono gli argomenti che affronta raccontandosi alla giornalista Silvia Nucini.
Ovviamente non si poteva non parlare di uno degli argomenti, che fa sempre tanto discutere: L'omosessualità e matrimoni gay.
«Non sarebbe una cattiva idea. Se lo facessi non sarebbe certo all’interno dello schema tradizionale destra-sinistra che ci ha già dato troppi anni di governi-troiaio».
Mi dica tre cose che farebbe se scendesse davvero in campo.
«Primo: disarmo totale. Non credo nel concetto di difesa. Se non c’è arma non c’è offesa e non c’è necessità di difesa: guardi che cosa è successo in quella scuola in America. Allora, tutte le armi al bando. Secondo: detassare la beneficenza. Così sì che si aiuterebbe davvero il volontariato. Terzo: togliere i privilegi agli eterosessuali». Prego?
«Sì: bisogna scardinare il pensiero dominante. L’eterosessuale ha privilegi e diritti che magari non vuole neanche esercitare. Gli altri, che non li hanno, si dannano l’anima per ottenerli. Dando i diritti alle coppie di fatto senza distinzioni, si eliminerebbe la strumentalizzazione elettorale della questione. Secondo me non bisogna combattere solo per il matrimonio gay ma per la libertà individuale, per fare in modo che una persona non venga più catalogata in categorie “formattate”: etero, gay, trans. Queste definizioni non dovrebbero neppure esistere».
Quindi no al matrimonio gay?
«Fermo restando che per me ciascuno dovrebbe avere il diritto di fare come crede, dal mio punto di vista, no al matrimonio in generale: è un inganno istituzionale. Evviva l’amore di chiunque con chi vuole».
A noi francamente CI PIACE...
Forza Gianna <3
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