venerdì 7 giugno 2013
#PUPETTA. Il coraggio e la passione.
Ieri sera su canale cinque è andata in onda la tanto attesa prima puntata di PUPETTA. Una fiction italiana che racconta la vita di Pupetta Maresca, una donna napoletana, che a metà degli anni '50 decise di ribellarsi al potere maschile facendosi giustizia da sola.
Protagonista l'immancabile regina delle fiction italiane MANUELA ARCURI accompagnata da BARBARA DE ROSSI, SERGIO ARCURI e una credibilissima EVA GRIMALDI nel ruolo di una famme fatale inspiegabilmente doppiata.
(A questo punto vorrei sapere che fine ha fatto o quando entrerà in scena GABRIEL GARKO).
La sensazione è quella di guardare la solita fiction all'italiana costata 2 euro e 50, fatta tanto per fare. Anzi,ad un certo punto mi sono chiesto se la fiction fosse stata prodotta dalla stessa ARCURI pur di apparire anche quest'anno in un ruolo "impegnato".
Ciò che caratterizza questa fiction è senza dubbio: Un doppiaggio orripilante, effetti di luce retrò che neanche Barbara D'urso a DOMENICA LIVE, un napoletano misto a ciociaro e siciliano che diventa quindi INCOMPRENSIBILE e ovviamente la BRAVURA di MANUELA che è praticamente paragonabile alla faccia di colui che indossa i panni del GABIBBO... ovvero MAI VISTA.
Ma analizziamo anche l'aspetto sociale e culturale di questa FICTION.
Pupetta viene descritta come una donna coraggiosa, emancipata, forte, colei che si fa giustizia da sola combattendo il potere maschile, sfidando i cattivi dimenticando il piccolo particolare che era una camorrista, usuraia e assassina. Bene a questo punto è come se avessero girato una fiction su Totò Rina, raccontando la sua grande fede cattolica, l'unione che aveva con la famiglia tralasciando che era il boss numero uno della Mafia.
#RIDATECI IL BELLO DELLE DONNE.
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