Solitamente quando apro
FACEBOOK la mattina e scrollo la
HOME mi rendo immediatamente conto se a
ROMA è bel tempo, se a Milano nevica se qualcuno ha vinto al gratta e vinci, se non ha voglia di alzarsi dal letto e resterebbe tutto il giorno sotto al piumone, se la fidanzata lo ha tradito o se a qualcuno già rode il culo, se la sera prima si è ubriacato o se è ancora sotto i postumi di una seratina troppo allegra. Se si sente meno
MUCCA o più
GIAM, se il suo amico del
DRAG FACTOR è stato il migliore. Se è scoppiata la guerra o
Belen è uscita di casa con Santiago.
Oggi è stato diverso, oggi l'argomento
HOT era sicuramente il
GAY PRIDE di Roma ( e siamo a 3 giorni dalla parata).
Onestamente ho un pensiero tutto mio su questa manifestazione a cui ho sempre preso parte in maniera
ATTIVA.
Quando penso al pride, quando si avvicina quel giorno, solitamente provo una grande emozione le corse con gli amici e le amiche per scegliere come vestirsi che stile adottare.. una vera e propria preparazione alla
FESTA. Perchè questo è sempre stato per me il
GAY PRIDE. Una festa, una festa piena di colore, di passione, di calore di voglia di farsi vedere, di gridare al mondo... SIAMO QUI, CI SIAMO ANCHE NOI. Ballare per la strada dimostrando che se anche ci dite diversi siamo FELICI di esserlo.
Ammirare i look delle
DRAG QUEEN più strampalate o le nudità delle
TRANS più esibizioniste gli ORSI vestiti da SPOSINE disinibite, i figli delle famiglie arcobaleno che reggono bandiere di cui probabilmente non conoscono ancora il significato ma che danno un grande schiaffo morale con i loro grandi sorrisi a tutti quelli che pensano che i figli dei gay siano infelici.
Amo vedere per un giorno solo, persone dello stesso sesso che si baciano senza vergogna, senza paura senza sentirsi indiscreti perché circondati da chi non li giudicherà mai.
Purtroppo però quando torno a casa e guardo il telegiornale, giro su internet, o apro il giornale quell'emozione che ho provato svanisce tramutandosi in una rabbia enorme. Una rabbia per i
giornalisti, per i telecronisti che riducono il tutto alla volgarità di una tetta di fuori. Rabbia per i commenti snob e perbenisti che raccontano con immagini tagliate ad hoc di oscenità e volgarità per le strade di Roma.
Il mio
PRIDE, però, lo faccio tutti i giorni, non nascondendomi, non vergognandomi, affrontando a testa alta tutti quelli che lanciando sguardi di disapprovazione se cammino mano nella mano con il mio fidanzato. Il mio PRIDE lo faccio tutti i giorni rispondendo si SONO GAY a chiunque me lo domandi, gridando con educazione tutti i motivi per i quali penso di vivere in un paese che non mi rappresenta e che chiude gli occhi di fronte a tutti i GAY che chiedono diritti e tutela. Il mio PRIDE lo faccio tutti i giorni dimostrando quanto valgo nonostante non sia sposato con tre figli a carico.
Quest'anno però, ho scelto di non partecipare alla PARATA di sabato 15 giugno, e non perché improvvisamente provo disgusto o disappunto. ANZI. Ho scelto di non partecipare perché visti gli scarsi risultati ottenuti da questa manifestazione, in tutti questi anni, credo che serva qualcosa di diverso.
Meno colore, meno foga... e più silenzio, un
SILENZIO ASSORDANTE e rumoroso... più ASSORDANTE di qualsiasi HIT POP del momento. Dobbiamo essere noi a non dare la possibilità di scegliere immagini volgari semplicemente non proponendole. Dobbiamo essere noi a non fornire argomenti di dissenso. Non credo comunque cambi nulla in questo paese retrogrado e troppo spaventato dalla CUPOLA di SAN PIETRO, ma non si sa mai forse cambiando il modo si possono ottenere più risultati. Come si dice "LA SPERANZA è L'ULTIMA A MORIRE" .
Diamo, però, a Cesare quel che è di Cesare. Non posso che parlar bene dell'organizzazione del PRIDE di quest'anno:
ONDAGAY. Le più importanti organizzazioni gay e friendly capitoline hanno organizzato tre giorni dedicati al pride dal: Venerdì alla Domenica dove tutti i ricavati di feste, serate, eventi e carri mancanti (proprio per devolvere anche i soldi del carro in beneficenza), verranno interamente devoluti in beneficenza a famiglie arcobaleno che ne hanno necessità o ad organizzazioni che combattono da anni per i diritti e contro l'OMOFOBIA.
UN VERO E PROPRIO PRIDE ::::::
NO PROFIT:::::::